sabato 15 agosto 2015

Rossella, 10 maratone in 10 giorni «E adesso sogno la Spartathlon» di Lilina Golia dal corriere di Brescia





Rossella Verzelletti, ultra-maratoneta bresciana 
 Rossella Verzelletti, ultra-maratoneta bresciana
 
Il nick name che usa sul suo profilo di whatsapp dice già tutto di lei: «TestaCuoreEntusiasmo». Sprizza gioia di vivere anche dalla cornetta, al telefono. E testa, cuore e entusiasmo sono stati il segreto per vincere la «10in10» lago d’Orta Club Supermarathon. Tradotto: 10 maratone corse in 10 giorni. Ma non si è accontenta di primeggiare tra le donne. Rossella Verzelletti, 35 anni, vive a Lodetto di Rovato ed è, per definizione, una «ultra-maratoneta». È salita sul terzo gradino del podio della classifica assoluta e ci stava raggiante come una regina alla quale si è inchinato il popolo delle lunghe, quel gruppo di matti dentro che si buttano in avventure podistiche con i chilometri anche in tripla cifra e che i 42,195 metri della maratona se li mangiano a colazione.

Dalle note a scuola a dieci maratone in dieci giorni
 
«Mi è piaciuta tanto questa gara. Sono così felice della vittoria che non sento nemmeno i postumi». Sarà stato per quella spinta speciale arrivata dall’alto, la spinta della madre, mancata pochi mesi fa, e invocata alla partenza: «Mamma, se Gesù te lo permette, resta al mio fianco». E così è stato. Una vittoria speciale per molti versi per Rossella, tornata a correre dopo il periodo difficile della malattia della madre che la spronava a gareggiare. «Sono arrivata sul lago d’Orta perché volevo una fare una vacanza che mi permettesse anche di allenarmi. E questa competizione sembrava fatta per me. Un’esperienza incredibile». La sveglia di buonora, l’impegno della corsa e la condivisione della fatica con gli altri atleti, «dormivamo tutti insieme nella palestra», racconta. «Dopo mesi di difficoltà avevo bisogno di stare con me stessa, di riflettere per fare il punto della situazione. E solo la corsa mi permette di ritrovarmi. Mi serve per concentrarmi anche nella vita. Lo facevo anche da ragazzina, quando andavo a scuola e c’era una verifica, oppure prendevo una nota, mi aiutava per capire come affrontare le situazioni. Oggi lo faccio quando discuto con qualcuno. Prima corro e poi rispondo».
Il sogno? «La Spartathlon»
Rossella è tesserata per il Running Cazzago, la passione per la corsa l’ha ereditata da papà, ma ci si è dedicata seriamente solo quattro anni fa. «Ho sempre fatto la mia mezz’ora di sgambata tutti i giorni. Poi mi è venuta voglia di fare il Passatore - la gara da 100 chilometri che parte da Firenze e arriva a Faenza, passando attraverso l’Appennino- - ma mi hanno consigliato di partecipare prima una maratona».
Ad oggi, oltre a innumerevoli maratone, anche gare da 24 ore: il Passatore Rossella l’ha corso quattro volte. L’ultima a maggio. Successi frutto degli allenamenti, sotto la guida di Ivan Cudin, intorno a Lodetto. «È un giro da 8,5 chilometri che ripeto all’infinito - racconta divertita - c’è anche un sottopassaggio e quindi un po’ corro anche in salita». E mentre corre il pensiero va all’impresa dei sogni. «La Spartathlon, ha presente?»: 246 chilometri da Atene a Sparta. «Due anni fa mi ero ritirata. Vorrei riuscire a concluderla. Per partecipare bisogna inviare il curriculum e una commissione sceglie i 350 atleti che si presenteranno al via». Quello di Rossella è di tutto rispetto, e comprende quel briciolo di sana follia che ti permette di raggiungere traguardi insperati. 

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